Bosco Gürin: che cosa sta succedendo?
Tiziano Galeazzi ha oggi presentato un’interpellanza urgente sulla situazione legata agli impianti di risalita di Bosco Gürin.
Motivazione riguardo l’interesse pubblico e l’urgenza
[cfr. art. 97 cpv. 1 ultima frase LGC]
La tempistica di eventuali azioni di mediazione da parte del Cantone che elargisce ca. 180’000.- annui in forma di sussidi. La diatriba è tuttora in atto. La prossima stagione invernale verrà eventualmente pianificata a inizio estate. Maggiore chiarezza e certezze vanno trovate a breve tra le parti.
Testo dell’interpellanza
In questi ultimi mesi abbiamo assistito pubblicamente ad una situazione “tesa” tra il proprietario-imprenditore degli impianti di risalita invernali Signor Giovanni Frapolli e il Patriziato di Bosco Gurin.
Ancora ieri sera al Quotidiano (RSI) si è assistito all’ennesimo scontro tra le parti.
Partendo quindi dal presupposto che il Cantone partecipa con dei sussididi monetari per ca. CHF 180’000.– annui e che l’importanza di tali impianti invernali rientrino in un disegno più ampio riguardante il turismo locale, della Regione di Locarno e nel quadro integrale cantonale, i sottoscriventi deputati, preoccupati per quanto succede a Bosco Gurin, chiedono al Lodevole Consiglio di Stato:
1. Considerato che il CdS è a conoscenza di queste incomprensioni, cosa intende fare o cosa sta già facendo?
2. Non sarebbe opportuno poter partecipare quale Isitituzione cantonale a ruolo di mediatore chiedendo cosi eventuali garanzie sulla continuintà temporale?
3. Cosa succederebbe se il Signor Frapolli dovesse abbandonare la struttura invernale a Bosco Gurin con i crediti (sussidi) monetari già erogati per il 2021 e seguenti?
Presentata da: Tiziano Galeazzi
Cofirmatari: Soldati, Pellegrini, Pinoja, Pamini, Ortelli, Balli, Robbiani, Censi, Caroni e Berardi