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Buio pesto per le finanze cantonali

Veniamo al dunque di questa pessima situazione finanziaria disastrata che si prospetta per i prossimi 4 o 5 anni. La verità è che non sono i 137 milioni che mancano a creare il disastro finanziario, ma 4 errori madornali commessi dal Governo e dalla maggioranza in GC nell’ultimo decennio, anno dopo anno e fino a ieri.

Il primo, è quello che dal 2015 al 2018 non si sono fatti sgravi fiscali perdendo il treno per favorire l’economia e il ceto medio; gli sgravi di circa 100 mio erano sopportabilissimi e avrebbero fatto bene a tutti e fatto da calmiere alla crescita della spesa.

Il secondo, è quello che dal 2012 ad oggi non si è mai messo mano per contenere strutturalmente la spesa, che è esplosa provocando deficit uno dopo l’altro (3 soli risultati positivi su 12 anni!) producendo un debito insopportabile, quello con la maggior crescita di tutti i Cantoni della Svizzera.

Il terzo, è quello di aver fatto niente e di aver menato il can per l’aia parlando per oltre 5 o 6 anni di risanamento finanziario avvenuto, quando invece i pochissimi risultati di pareggio (3) erano solo e soltanto raggiunti grazie ai maggiori gettiti d’imposte congiunturali o sopravvenienze degli anni precedenti, all’aumento di tasse e balzelli.

Il quarto, forse il più grave, la perdita di tempo, le scuse, i sofismi nel fare di tutto per ritardare e non applicare il Decreto Morisoli banalizzando la volontà popolare, dopo che il 15 maggio 2022 il Popolo ha indicato chiaramente quale strada il Governo deve seguire per risanare le finanze.

L’UDC è dal 2017 che fa proposte precise (7 atti parlamentari non evasi) per frenare la spesa e per scongiurare i tagli lineari. Fosse stata ascoltata, il Governo non si troverebbe a brancolare nel buio e costretto a fare ciò che nessuno vorrebbe mai fare.

Per finire, siamo convinti che il risanamento finanziario avverrà solo e soltanto se, dalla prossima primavera avremo finalmente un Governo che governa e non un Consiglio di capi Dipartimento, collegiale: nell’aumentare tasse e balzelli, nel difendere i costi sempre in crescita, nel promuovere le proposte di spesa aggiuntive delle rispettive burocrazie e nel buttare montagne di debiti sulla prossima generazione.

Sergio Morisoli, candidato al Gran Consiglio per l’UDC

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