Diamo un sostegno alla formazione professionale!
Dopo che abbiamo affossato la “Scuola che verrà”, l’UDC ha presentato le proprie idee per migliorare la scuola obbligatoria e adesso aspettiamo che il DECS se ne occupi (eh, ma prima viene la campagna elettorale… la scuola può aspettare). Nel frattempo faccio qualche riflessione sulla Scuola post-obbligatoria. Il tasso di bocciature in prima liceo è altissimo e non pochi sono gli abbandoni per passare ad un apprendistato o ad una scuola professionale a tempo pieno. Come se non bastasse parecchi studenti, al posto dei 4 anni canonici, impiegano anche 5 o 6 anni ad ottenere la maturità. Tutto ciò ha costi elevatissimi per lo Stato e quindi per noi che paghiamo le imposte. Una classe di liceo in più o in meno fa una differenza di 300-400 mila franchi all’anno. Perché tutto questo? Cito tre delle principali ragioni. Da un lato probabilmente la Scuola media non prepara sufficientemente bene per il proseguimento degli studi: è chiaro che la scuola equa ed inclusiva, tanto cara al DECS, non facilita la preparazione e la motivazione dei migliori allievi. Poi l’asticella per l’entrata al liceo è posta troppo in basso. Infine, in Ticino, non si fa granché per dare la dignità che si merita al percorso della formazione professionale. Già solo a livello di insegnanti il DECS discrimina in modo sconcertante i docenti del settore professionale: un docente in possesso di master ed abilitazione all’insegnamento, al liceo riceve una classe di stipendio in più e fa un’ora di lezione in meno alla settimana rispetto al collega del professionale. Poi gli orientatori alle Scuole medie dovrebbero disporre di maggior tempo e risorse per poter spiegare che, oggi, un percorso professionale offre sbocchi di tutto rispetto e permette a chi ne ha la motivazione e la capacità di arrivare ad ottenere titoli di studio superiori ed anche di livello universitario. In caso di elezione, mettendo a frutto i 35 anni passati nel campo della formazione professionale, mi impegnerò per migliorare la situazione.
Edo Pellegrini, candidato UDC in Gran Consiglio