POSITIVO
“Basta tasse e basta spese” – Referendum finanziario obbligatorio (RFO)
L’UDC ha portato a casa un successo importante: Dopo un dibattito in aula molto acceso, il Gran Consiglio ha accettato con 42 voti favorevoli e 38 contrari (in sostanza PS, PC, Più Donne e PLR) un controprogetto all’iniziativa popolare “Basta tasse e basta spese” dell’UDC riuscita nel 2017. Grazie a questo controprogetto elaborato in commissione grazie al lavoro di Lara Filippini, il popolo potrà scegliere tra due possibili vie di controllo democratico sulla spesa pubblica: tramite il referendum finanziario obbligatorio diretto (iniziativa) o indiretto (controprogetto). L’iniziativa prevede di portare alle urne le spese uniche oltre i 20 milioni e quelle annuali superiori ai 5 milioni per almeno 4 anni – oppure un controprogetto più «light» della Commissione costituzione e leggi che suggerisce invece di aumentare le soglie a 30 e, rispettivamente, 6 milioni e non prevede l’automatismo del voto popolare (per portare i cittadini alle urne servirà anche il voto favorevole in Parlamento di almeno un terzo dei presenti e un minimo di 25 deputati).
Il dibattito RFO ha portato alla luce soprattutto una cosa: Il PLR che dovrebbe essere il partito del “meno tasse e più libertà” e “del buon governo con finanze sane” ha completamente perso la bussola. Al suo posto è rimasta l’UDC a difendere fino in fondo il ceto medio dal potere statale, la democrazia, l’autonomia, l’autodeterminazione e tutti quei valori svizzeri che fanno la forza del nostro paese.
Basta immigrazione nei nostri sistemi sociali: Modifica puntuale della Legge sulla cittadinanza ticinese e sull’attinenza comunale.
Finalmente il Ticino mette un freno alle naturalizzazioni di persone che immigrano nei nostri sistemi sociali. E’ stata approvata la modifica della Legge sulla cittadinanza ticinese e sull’attinenza comunale. Chi ha ricevuto aiuti sociali negli ultimi dieci anni non può più diventare cittadino ticinese (e con ciò svizzero), a meno che non abbia ripagato l’intero importo ricevuto. Lo stesso principio vale per i cittadini svizzeri provenienti da altri Cantoni che vorrebbero acquisire la cittadinanza del cantone o di un comune ticinese.
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