Piattaforma elettorale 2019/2023

«Noi vogliamo essere liberi come lo erano i nostri padri.» Questo messaggio del Patto federale del 1291 costituisce un valore inalienabile per la Svizzera. Senza libertà non c’è autodeterminazione. L’Unione democratica di centro s’impegna senza concessioni per una Svizzera libera, nella quale le cittadine e i cittadini decidano di propria volontà ciò che vogliono o non vogliono. La nostra libertà non è un dono piovuto dal cielo. Essa deve essere costantemente difesa contro i tentativi di pressione dall’esterno e dall’interno, contro tutti gli ambienti che cercano di mettere sotto tutela le cittadine e i cittadini e di minare la democrazia diretta.
L’UDC si batte da oltre cento anni per la libertà e la sicurezza delle Svizzere e degli Svizzeri. È d’altronde il mandato-chiave del nostro Stato. Noi ci attendiamo dal nostro Stato di diritto, che vegli sulla nostra sicurezza all’interno e all’esterno, affinché ognuno di noi possa prosperare nella pace e nella libertà. Oggi, lo Stato tende a occuparsi di tutto e di più, ma trascurando il suo compito centrale: la salvaguardia della libertà della popolazione e la protezione degli abitanti contro il crimine e i criminali.

Per più libertà

La nostra libertà comprende, in particolare, il diritto di partecipare alla politica comunale, cantonale e federale. Ma questo diritto essenziale, che costituisce anche l’eccezione svizzera a livello mondiale, è oggi gravemente minacciato – dall’interno prima ancora che dall’esterno. La democrazia diretta deve essere soppressa. Il nostro diritto di voto non deve più contare. Una maggioranza del Consiglio federale, del Parlamento e del Tribunale federale, vuole togliere di mezzo il diritto democratico della votazione. Perché hanno trovato la ricetta miracolosa del «diritto internazionale» per aggirare la volontà del popolo dichiarandola nulla e non avvenuta. La democrazia comprende anche la libera espressione delle opinioni. L’UDC si batte contro le museruole e contro le opinioni cosiddette politicamente corrette e imposte dall’alto.

Minaccia sulla democrazia diretta

Con il pretesto del «diritto internazionale», delle presunte élite politiche cercano di escludere la nostra Costituzione federale liberale per sottometterci alle coercizioni di regolamentazioni straniere. Questi ambienti rifiutano di applicare le iniziative popolari accettate dal sovrano. Tentano sornionamente di spingerci nell’UE evitando una votazione popolare. La democrazia diretta li infastidisce terribilmente. Perché? Perché le decisioni prese democraticamente li costringono a mantenere il senso della misura. La maggioranza dei deputati nella Berna federale preferisce complottare con l’estero perché spera così di poter fare ciò che vuole, invece di fare ciò che le si chiede di fare. Priva così i cittadini della loro libertà per arrogarsi più potere, privilegi, redditi confortevoli e prestigio. Noi abbiamo un’idea diversa della libertà. Noi vogliamo vivere in un paese diretto dalle sue cittadine e dai suoi cittadini, non da potenze straniere. L’UDC si batte contro questi abusi di funzione e s’impegna per la democrazia, dunque per delle cittadine e dei cittadini liberi in un paese libero, per la libera scelta del tipo di vita, dell’impiego, dell’utilizzo del tempo libero e dei mezzi di trasporto. Libertà significa anche imposte e tasse moderate, protezione della proprietà privata, assenza di difficoltà tanto per la gente attiva quanto per i pensionati.

Minaccia sulla sicurezza nella vita quotidiana

L’UDC non accetta che lo Stato tuteli sempre meno la nostra sicurezza, non controlli più le frontiere e rifiuti di espellere gli stranieri criminali. L’immigrazione di massa e una cattiva politica d’asilo permettono un afflusso di persone di cui spesso ignoriamo perfino l’identità. Molte donne e anziani non osano più avventurarsi in strada di notte. Gli omicidi, accoltellamenti, stupri, minacce e rapine fanno parte della quotidianità. Il
nostro bel paese è vittima di un grave degrado dei costumi. Vengono aggrediti agenti di polizia e perfino soccorritori paramedici addetti alle ambulanze. In molti luoghi vige il diritto del più forte. Le città sono devastate da risse in strada, manifestazioni violente e occupazioni illecite di case. La proporzione di stranieri fra i delinquenti ha raggiunto un livello inquietante.

L’immigrazione di massa provoca insicurezza

La sicurezza dell’impiego è oggi principalmente minacciata dalla libera circolazione delle persone offerta agli stranieri provenienti dall’UE. L’UDC si batte per una gestione autonoma dell’immigrazione, per un’autentica preferenza nazionale e per la reintroduzione dello sperimentato sistema dei contingenti. La nostra sicurezza sociale è minacciata. Nessuno Stato sociale può funzionare senza frontiere. Il reddito pro capite stagna e il tasso di disoccupazione, secondo l’OIL, raggiunge livelli da record nonostante il buon andamento dell’economia.
L’UDC vuole garantire finanziariamente le rendite dell’AVS, dell’assicurazione-invalidità e dell’assicurazione-disoccupazione. Essa s’impegna per un’agricoltura produttiva in grado di assicurare almeno una parte della nostra sicurezza alimentare. Le costanti azioni degli ambienti antimilitaristi non sono senza conseguenze: l’esercito è sempre meno in grado di adempiere alla sua missione. L’UDC si batte per una difesa nazionale credibile e per la protezione della popolazione.

Perché questa è l’UDC: libertà e sicurezza.

 

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