Conferenza stampa

Votazioni federali del 15 maggio 2022: 3 x NO da UDC Ticino, SÌ al decreto legislativo cantonale

Votazioni federali

Il Comitato cantonale di UDC Ticino, riunitosi a Bellinzona il 6 aprile 2022, ha adottato le parole d’ordine per le votazioni federali e cantonale del prossimo 15 maggio.

NO alla modifica della legge sul cinema

Il comitato raccomanda all’unanimità il NO, soprattutto per i seguenti motivi:

  1. L’estensione dell’aliquota del 4% sulla cifra d’affari dei servizi di streaming equivale, di fatto, a un aumento degli attuali costi di noleggio o di abbonamento, dato che le compagnie ribalteranno tali costi sugli utenti.
  2. Il cinema svizzero beneficia già oggi di importanti sovvenzioni (120 milioni + 50 milioni della SSR).
  3. L’inserimento obbligatorio nel catalogo dei servizi di almeno il 30% di film realizzati nell’UE è arbitrario e va a scapito della qualità di detti servizi.

NO alla modifica della legge sui trapianti

Qui, la decisione è stata presa a larga maggioranza (due voti a favore e un astenuto) per le seguenti ragioni:

  1. Il crescente bisogno di organi da trapiantare non giustifica il drastico capovolgimento del principio che dalla necessità dell’esplicito consenso passerebbe a quella dell’altrettanto esplicito dissenso all’espianto degli organi. Secondo i presenti, basterebbe una dichiarazione obbligatoria in un senso o nell’altro imposta, per esempio, al raggiungimento della maggiore età, senza così interferire nell’autodeterminazione e nell’integrità delle persone, peraltro garantite dalla Costituzione.
  2. Si tratta di un ulteriore passo verso il totale potere dello Stato sui cittadini, che vieppiù stanno perdendo ogni libertà individuale. Una tendenza cui bisogna porre fine.

NO all’estensione di Frontex

 Il NO al «Recepimento del regolamento UE relativo alla guardia di frontiera e costiera europea» è stato preso all’unanimità. L’UDC, contraria da sempre al trattato di Schengen, non può certo essere favorevole a una sua estensione. L’esclusione da Schengen, paventata come una catastrofe dalla Berna federale – ancorché purtroppo improbabile – verrebbe salutata con favore dal partito.

Votazione cantonale

SÌ al decreto legislativo cantonale

Il «Decreto legislativo concernente il pareggio del conto economico entro il 31 dicembre 2025 con misure di contenimento della spesa e senza riversamento di oneri sui comuni» è nato su iniziativa dell’UDC, e non poteva quindi che fare l’unanimità dei membri del suo comitato cantonale.

Il capogruppo in Gran Consiglio, Sergio Morisoli, è stato molto convincente nelle sue spiegazioni, sottolineando come il decreto non comporti TAGLI della spesa, bensì un CALO DELL’AUMENTO della spesa, per cui le condizioni odierne in materia di socialità e di impiego pubblico rimarrebbero invariate. Morisoli ha anche posto l’accento sull’aumento esponenziale della spesa dello Stato: «La velocità della crescita del debito è impressionante – ha detto: ci sono voluti 17 anni per passare da 1 a 2 miliardi di debito, ce ne vorranno solo 5 per accumulare un ulteriore miliardo di debito e passare dai 2 a 3,1 miliardi!» 

UDC Ticino   

 

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