Comitato Cantonale UDC: nuovo segretario cantonale, aggiornamento degli statuti e rinnovato impegno per i temi fondamentali per il partito
Si è svolto martedì 23 luglio il Comitato Cantonale dell’UDC durante il quale è stato nominato Maurizio Mistri come nuovo segretario cantonale in sostituzione a Eros Nicola Mellini. Revisionato e approvato, inoltre, lo statuto del partito. Il partito continua il suo impegno contro l’Accordo quadro con l’UE e, a livello cantonale, per finanze sane.
Durante la serata, svoltasi presso la Sala Polivalente CD3 a Bioggio, UDC Ticino ha nominato Maurizio Mistri come nuovo segretario cantonale del partito, che va a sostituire Eros Nicola Mellini che lascia la carica dopo venticinque anni. Municipale UDC in carica ad Arbedo-Castione, Mistri, classe 1961, è pensionato. Si è occupato per una trentina d’anni di consulenza finanziaria e commerciale ed è stato per cinque anni funzionario dirigente nel campo della gestione amministrativo-finanziaria del Corpo Pompieri della Città di Bellinzona.
Il comitato cantonale di UDC Ticino ringrazia Eros Nicola Mellini per i numerosi anni di lavoro e impegno per l’UDC Ticino in qualità di Segretario cantonale.
Il comitato ha inoltre discusso e approvato alcune modifiche allo statuto del partito, che vanno ad aggiornare la versione precedente del 2016. Le modifiche principali riguardano soprattutto il profilo di membri, sostenitori e simpatizzanti; il numero di delegati al comitato cantonale che viene ampliato da 60 a 80; la composizione della direttiva con delle specificazioni ulteriori sui ruoli in essa presenti; i compiti del segretario cantonale; l’introduzione di una nuova figura responsabile della comunicazione e degli eventi e il riconoscimento delle Sezioni intercomunali tra le Sezioni ufficiali dell’UDC Ticino.
Nel suo saluto, il Presidente Cantonale Piero Marchesi, ha rivolto un pensiero alla Valle Maggia, così come alle altre zone dei Grigioni e del Vallese colpite dal maltempo nell’ultimo mese, invitando la sala a osservare un minuto di silenzio per le vittime.
Ha successivamente evidenziato due temi fondamentali nell’agenda politica del partito.
- A livello federale i negoziati con l’UE per la conclusione di un nuovo accordo quadro con Bruxelles. Marchesi ha evidenziato come la sinistra, i partiti di centro, ben sostenuti dalla grande economia internazionale e da gran parte dei media, usino termini palesemente errati per cercare, giorno dopo giorno, di indottrinare il popolo svizzero sulla bontà di questo accordo. Lo chiamano “Bilaterali III” per renderlo più affascinante, quando in realtà il mandato negoziale ripropone l’accordo quadro che include l’adozione automatica del diritto europeo e l’istituzione dei giudici stranieri per dirimere le controversie. Oppure sostengono che grazie a questo accordo miglioreremo la nostra sovranità. Una tesi fantasiosa visto che la sovranità verrà annientata proprio dal fatto che faremo capo ai giudici stranieri eliminando di fatto la Democrazia diretta.
L’UDC considera l’opposizione a questo accordo la madre di tutte le battaglie e assicura che impiegherà tutte le risorse possibili per impedirne la firma;
- A livello cantonale continua invece la telenovela del risanamento delle finanze pubbliche, rilevando che tutti i partiti avevano chiesto al Consiglio di Stato di voler presentare con urgenza le misure di rientro per il Preventivo 2025 e che quest’ultimo a fine luglio non si è ancora visto. A conferma che il primo a ostacolare il risanamento dei conti pubblici è proprio il Governo, DFE in primis, che hanno gravi responsabilità per la situazione finanziaria in cui versa il nostro Cantone. Anche qui l’UDC non mollerà la presa e il presidente Marchesi ha ricordato che la direttiva sta lavorando per ultimare il lancio dell’iniziativa per la riduzione del numero dei dipendenti pubblici nell’Amministrazione cantonale, tra le voci di spesa più fuori controllo, che negli ultimi cinque anni è stata aumentata di ben 750 unità.