Comunicato stampa

Consultazione sul Piano energetico e climatico cantonale PECC: NO a un progetto utopico, ideologico e dai costi insostenibili per cittadini e PMI.

L’UDC boccia il Piano energetico e climatico cantonale perché mette a rischio l’approvvigionamento energetico e non contiene nessuna indicazione sui costi (enormi) che resteranno sulle spalle della popolazione e delle imprese. E’ auspicabile rispettare l’ambiente, ma senza divieti, senza provocare un’esplosione dei costi e senza il pericolo di restare a secco di energia. Il 18 giugno il popolo si esprimerà sul referendum contro la Legge federale sull’energia lanciato dall’UDC nazionale. Le proposte del Canton Ticino vanno addirittura oltre a quelle contenute nella Legge federale, già estreme e ideologiche per conto loro.

Che il Cantone miri ad una politica energetica rispettosa dell’ambiente è giusto, ma con il suo Piano energetico e climatico intriso di ideologia ambientalista estrema, il Ticino vuole essere più papista del Papa e andare addirittura oltre alla Legge federale che sarà votata il prossimo 18 giugno. Secondo le stime del Politecnico di Zurigo (ETHZ) solo la Legge federale comporterà un aumento dei costi energetici annui di 6’600 CHF per ogni economia domestica. Davanti a tali cifre spaventose non sorprende che il Cantone nel testo in consultazione non abbia dato alcuna indicazione sui costi, che il proibizionismo ideologico del PECC comporterà inevitabilmente.

Gli ultimi mesi hanno fatto emergere lo spettro di una crisi energetica. Passare in modo così repentino dalle fonti energetiche fossili all’elettrico è pura illusione e aumenterà ulteriormente la penuria di elettricità. Per non parlare delle enormi difficoltà nella gestione della rete elettrica, dove un massiccio aumento della produzione discontinua di energia da fonti rinnovabili causerà gravi difficoltà nel gestire la sua stabilità. Una stabilità per la quale si prevedono investimenti miliardari aggiuntivi.

L’UDC critica inoltre l’operazione propagandistica di cambiare il nome da “Piano energetico cantonale” (PEC) a “Piano energetico e climatico cantonale” (PECC). Il Piano energetico cantonale è un documento troppo importante per essere inquinato dall’ideologia. La neutralità climatica è utopica. Si vuole decarbonizzare e non dipendere dalle energie fossili e dai paesi che le producono, dimenticando che le infrastrutture delle fonti energetiche rinnovabili vengono prodotte quasi nella totalità in Cina con un notevole impatto ambientale.

UDC Ticino

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