Comunicato stampa

Egregio Signor Consigliere Filippo Lombardi, perché lo fai? Ricorda che sei eletto dai ticinesi

La Commissione della politica estera ha accettato il versamento del cosiddetto ”miliardo di coesione” all’UE. Grazie al voto decisivo del Consigliere degli Stati Filippo Lombardi, che è anche Presidente della Commissione e dunque ha il privilegio di contare doppio in caso di parità, l’obolo ha potuto essere sbloccato.

Lombardi, confortato anche dal parere del Consiglio di Stato ticinese che nella consultazione in proposito si era espresso in maniera favorevole al versamento senza alcuna controprestazione, non rappresenta così la volontà dei ticinesi che a suo tempo avevano massicciamente rifiutato il versamento del miliardo di coesione. E non vi è proprio alcun motivo di ritenere che il parere sia cambiato, anzi.

Dal Consigliere degli Stati ci saremmo aspettati quanto meno un sostegno alla proposta sul tavolo ossia quella che il versamento di questi soldi, che usciranno dalle tasche delle cittadine e dei cittadini svizzeri, avrebbero dovuto essere condizionati a un miglioramento delle relazioni con l’UE. Pensiamo in particolare al riconoscimento della borsa svizzera che subdolamente è stato concesso solo per un anno e alle altre numerose vertenze mai risolte.

Invece no, il versamento senza alcuna controprestazione rappresenta una nuova grave capitolazione davanti all’Unione europea. Questo atteggiamento pusillanime e rinunciatario sta danneggiando seriamente il nostro Paese. Sono lontani i tempi di Blocher in Consiglio federale, oggi sono i tempi dei Cassis e dei Lombardi, ticinesi che si distinguono a più livelli per la loro seriale accondiscendenza nei confronti di Bruxelles.

Ci auguriamo che in Consiglio nazionale, dove l’UDC conta la frazione più importante e, ancora prima, in commissione della politica estera dove siede anche il nostro Consigliere nazionale Marco Chiesa, si possa ribaltare democraticamente questo nuovo cedimento.

L’UDC Ticino è pronta a valutare qualsiasi iniziativa, anche ricorrendo al Popolo e alla raccolta firme, per bloccare quello che considera un vero e proprio pizzo da pagare all’Unione europea.

UDC Ticino

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