Comunicato stampa

Le elezioni cantonali erano una tappa, ora si punta alle elezioni federali!

L’UDC Ticino ha affrontato le Elezioni cantonali con due obiettivi: entrare nel governo ticinese e aumentare il gruppo in Gran consiglio, per contribuire a cambiare le sorti del Cantone, rilanciare l’economia, difendere il ceto medio che vive e lavora nel cantone, sostenere le aziende che creano occupazione per il bene di tutti, e per tutelare la proprietà privata e chi paga le imposte. E l’UDC non smetterà di combattere la lobby di chi mette le mani nelle tasche degli altri.

Al comitato cantonale di mercoledì, 26 aprile 2023 l’UDC ha presentato un bilancio molto positivo delle elezioni cantonali. Il gruppo in Gran Consiglio ha guadagnato due seggi, passando da 7 a 9, la percentuale elettorale ha superato la soglia del 10 % attestandosi al 10,3 % e gli elettori UDC sono aumentati del 51%. Non solo, il partito è cresciuto in tutti i circondari, sia nei centri urbani che nelle valli. Il Presidente Piero Marchesi ha però detto chiaramente “Il risultato delle elezioni cantonali non è un traguardo, ma un punto di partenza: ora tocca a noi”. Il Presidente del’UDC nazionale Marco Chiesa ha sottolineato che “questa legislatura sarà quella porterà l’UDC in Consiglio di Stato. Non lo decideremo noi, bensì i citttadini se i nostri granconsiglieri e il partito faranno una buona politica. Quella politica schietta che da sempre caratterizza l’UDC”

L’UDC ha la chiara intenzione di capitalizzare il successo ottenuto nella tornata elettorale del 2 aprile scorso in vista delle elezioni federali. Gli obbiettivi prefissati sono chiari: rafforzare l’area politica di riferimento e il gruppo UDC alle Camere federali, recuperare il terzo seggio perso nel 2019 UDC-Lega, superare i consesi ottenuti quattro anni fa (12,71 %) e ottenere il secondo seggio al Consiglio nazionale.

Per raggiungere questi obbiettivi, oltre a lista principale forte, come nel 2019 saranno presentate ulteriori liste sotto-congiunte. Il Capogruppo Sergio Morisoli è stato incaricato di coordinare la commissione-cerca che avrà il compito di vagliare le candidature da sottoporre al comitato cantonale di giugno.

Un SÌ e due NO alle prossime votazioni federali

Il comitato cantonale ha deciso all’unanimità di sostenere l’attuazione del progetto del progetto dell’OCSE e del G20 sull’imposizione dei grandi gruppi di imprese. Pur prendendo atto che si tratta di una riforma calata dall’alto, il rischio di lasciare confluire all’estero proventi fiscali invece di trattenerli in Svizzera è elevato. Il 75 % delle sopravvenienze fiscali derivanti dalla riforma andrà in ogni caso a beneficio dei Cantoni.

L’UDC Ticino invita all’unanimità a votare NO alla legge divoratrice di elettricità. Dietro a una nomeclatura accattivante quale “Legge federale sugli obiettivi in  materia di protezione del clima,  l’innovazione e il rafforzamento  della sicurezza energetica”, si cela un’impalcatura legislativa che aggraverà la crisi energetica, farà esplodere i prezzi dell’energia elettrica e metterà a serio rischio la nostra sicurezza energetica. Non si può rinunciare all’energia nucleare, bandire di fatto le fonti energetiche fossili e garantire l’approvvigionamento energetico del Paese con le soli fonti energetiche rinnovabili.

Infine, con due astensioni il comitato dell’UDC raccomanda di respingere la proroga della Legge Covid-19 oltre la sua scadenza a fine dicembre 2023. La pandemia è finita e non è più necessario mantenere in auge una legge simile.

UDC Ticino

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