L’UDC è pronta ad entrare in Governo e ad aumentare i rappresentanti in Gran Consiglio

L’UDC Ticino è motivata e pronta come non mai per entrare nel governo ticinese per contribuire a cambiare le sorti del Cantone, rilanciare l’economia, difendere il ceto medio che vive e lavora nel cantone, sostenere le aziende che creano occupazione per il bene di tutti, e per tutelare la proprietà privata e chi paga le imposte. E l’UDC non smetterà di combattere la lobby di chi mette le mani nelle tasche degli altri.

Al comitato cantonale di mercoledì, 21 dicembre 2022 l’UDC al quale è intervenuto anche il presidente nazionale Marco Chiesa, ha presentato un bilancio molto positivo che lascia ben sperare: L’UDC non ha fatto nessuna fatica a riempire la lista dei candidati per le elezioni cantonali del 2 aprile 2023 e continuano a nascere nuove sezionih in tutto il cantone. E’ un forte segnale che il nostro partito convince, che è stato capace a rispondere ai bisogni della popolazione e che grazie al suo coraggio, alle sue competenze, le nuove idee e ai successi riscontrati davanti al popolo o in Gran Consiglio invoglia nuove leve a lanciarsi in politica con noi. Con Piero Marchesi e Paolo Pamini l’elettorato ticinese avrà l’occasione di scegliere tra due candidati di peso da eleggere in governo per finalmente riaccendere i motori del Cantone.

La politica non si fa alle elezioni, ma tra un’elezione e l’altra. Negli ultimi anni, l’UDC è diventata una seria forza nel Cantone e ha dettato gran parte dell’agenda politica. Recentemente, il partito ha portato a casa ben 7 successi alle urne, tra i quali 3 temi costituzionali. In Gran Consiglio ha saputo creare delle alleanze importanti per proporre nuove soluzioni o per frenare delle derive.

Tra i successi più importanti per la difesa dei Ticinesi figurano il Prima i nostri – seppur l’applicazione sia stata boicottata dai partiti storici – , la bocciatura della Scuola che verrà, il pareggio dei conti cantonali entro il 2025, il referendum finanziario obbligatorio, l’aumento del tempo per la raccolta di firme, più sussidiarietà e l’introduzione della civica a scuola. Ora si tratta di vegliare a che lo Stato applichi quanto deciso dal popolo, basti pensare alle tristi faccende del Preventivo 2023. Attualmente, l’UDC sta raccogliendo le firme per due iniziative cantonali – una per neutralizzare i valori di stima, l’altra per abolire la tassa di collegamento – che stanno andando a gonfie vele. I risultati verranno resi pubblici a gennaio.

Al comitato cantonale di oggi si è presentata la lista UDC con i 90 candidati dei 4 circondari (Mendrisio, Lugano, Bellinzona e Valli, Locarno e Valli). I 90 candidati comprendono 79% uomini, 21% donne, e sul totale 34% giovani e 9 rappresentanti dell’UDF. Dei 7 Granconsiglieri attuali si ripropongono 5 (Lara Filippini, Tiziano Galeazzi, Sergio Morisoli, Paolo Pamini, Roberta Soldati). Edo Pellegrini e Daniele Pinoja hanno deciso di ritirarsi a fine legislatura, a loro vanno i ringraziamenti del partito.

Per il Consiglio di Stato, i due candidati dell’UDC Piero Marchesi e Paolo Pamini, si presentano sulla lista congiunta con la Lega dei Ticinesi. Sono due candidati di spicco con preziose competenze professionali, comprovata esperienza dirigenziale e politica e soprattuto, il coraggio di lottare per i propri ideali e del partito.

Piero Marchesi (*1981), dirigente in un’azienda di installazioni elettriche e titolare di una fiduciaria, entra in politica a 18 anni, è attualmente sindaco del Comune di Tresa, Consigliere nazionale e dal 2016 presidente dell’UDC Ticino.. È sposato, ha un figlio e vive a Monteggio.

Paolo Pamini (*1977), dottore in economia (Università di Zurigo), esperto fiscale federale, docente al Politecnico federale di Zurigo e Senior Manager dei servizi fiscali e legali presso la sede di Lugano di PricewaterhouseCoopers. È cofondatore e presidente del think tank AreaLiberale e dal 2015 Granconsigliere per l’UDC. E’ sposato, ha due figli e vive a Lugano-Cassarate.