Comunicato stampa

SÌ all’abolizione della tassa di collegamento!

Il Comitato interpartitico per l’abolizione della tassa di collegamento ha depositato un’iniziativa popolare legislativa elaborata per abolire la tassa di collegamento attraverso una modifica della Legge cantonale sui trasporti pubblici. Una tassa ingiusta che si vuole imporre in anni di difficoltà finanziarie per famiglie e cittadini, già vittime di aumenti dei prezzi dell’energia, dei premi di cassa malati e dell’inflazione. Si tratta inoltre di una tassa che colpisce i ticinesi e i residenti e che è inefficace in quanto non riduce il traffico sulle strade.

Scarica qui il formulario di raccolta firme: Formulario iniziativa abolizione tassa di collegamento

Il Comitato interpartitico per l’abolizione della tassa di collegamento, costituito da deputati al Consiglio nazionale, al Consiglio degli Stati e al Gran Consiglio, dà avvio alla raccolta delle firme per abolire la tassa di collegamento, contro la quale è stata depositata negli scorsi giorni un’iniziativa popolare legislativa. L’obiettivo è quello di raccogliere le firme necessarie – almeno 7’000 – per portare il popolo a esprimersi sull’abolizione della tassa di collegamento, che risulta essere ingiusta, colpisce i ticinesi, i residenti, le famiglie e le regioni discoste.

Aumentano tutti i costi: una nuova tassa è fuori luogo

Premi di cassa malati destinati ad aumentare anche nei prossimi anni, prezzi dell’energia che resteranno elevati, il peso dell’inflazione che riduce il potere di acquisto dei cittadini, tassi ipotecari e affitti destinati a crescere. C’è n’è abbastanza per dire che imporre una nuova tassa a carico dei cittadini e delle famiglie è fuori luogo, anzi, è una follia. Questo scenario di difficoltà non è provvisorio bensì sta diventando sempre più strutturale. Il Ticino non può permettersi nuove tasse e imposte per non mettere ulteriormente in difficoltà la popolazione.

Altro che frontalieri, una tassa a carico di ticinesi, residenti e lavoratori!

La realtà smentisce la narrazione di chi sostiene la tassa di collegamento. Quest’ultima viene pagata prima di tutto –

almeno i 2/3 – dai ticinesi e residenti nel cantone Ticino e non dai lavoratori frontalieri. I lavoratori che si recano al lavoro con il proprio veicolo dovranno pagare almeno 875 franchi in più l’anno rispetto a quanto pagano già oggi. Entro pochi anni, questo importo supererà facilmente i 1’000 franchi l’anno di maggiori costi a carico dei cittadini e delle famiglie.

La tassa di collegamento è inefficace

La tassa di collegamento è inefficace. Tassare i lavoratori e i consumatori che non hanno possibilità di fare a meno dell’automobile non permetterà di ridurre il traffico. Bisogna piuttosto sostenere più decisamente possibilità quali la condivisione dell’auto e la mobilità aziendale. L’inefficacia della tassa di collegamento è stata confermata durante la sua applicazione di fatto avvenuta fra il 2016 e il 2020. In quel periodo, anche se formalmente non ancora in vigore, i lavoratori hanno pagato la tassa di collegamento sul posteggio al lavoro ma il traffico non è diminuito. Non è con le tasse che si riduce il traffico; la tassa di collegamento è solamente un nuovo prelievo dalle tasche dei cittadini, che di fatto li rende più poveri. Il Tribunale federale è stato chiaro: se la tassa di collegamento non porta a una riduzione del traffico, la stessa dovrà essere abrogata. Ma l’applicazione di fatto avvenuta fra il 2016 e il 2020 ha già dimostrato che la tassa di collegamento non riduce il traffico. Sottoscrivendo l’iniziativa popolare e votando in seguito SÌ all’abolizione della tassa di collegamento, le cittadine e i cittadini hanno la possibilità di eliminare definitivamente una tassa ingiusta, inefficace e che colpisce i ticinesi e residenti nel nostro Cantone.

Lugano, 26 ottobre 2022 – comitatoTdC@gmail.com

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