Comunicato stampa

TICINO, IL CANTONE PIÙ SVIZZERO DELLA SVIZZERA!

L’UDC Ticino prende atto della volontà popolare espressa quest’oggi alle urne e ne commenta l’esito.

Votazioni federali:

Legge federale concernente la riforma fiscale e il finanziamento dell’AVS (RFFA)

La proposta in votazione era difettosa per la mancanza dell’unità di materia che obbligava i cittadini ad esprimersi nello stesso tema in votazione, sul fisco e l’AVS.

La nuova legge permetterà di abolire i regimi fiscali privilegiati e di adeguarsi ai nuovi standard internazionali, ma non risolverà il problema del finanziamento dell’AVS, che ha bisogno di ben altro al cerotto approvato oggi.

Per risanare definitivamente l’AVS, l’UDC vuole ridurre gli eccessivi contributi all’estero per destinarli al fondo di assicurazione vecchiaia superstiti. È ora di dire basta a regalare soldi a mezzo mondo sottraendoli ai nostri anziani.

Trasposizione nel diritto svizzero di una modifica della direttiva UE sulle armi (Sviluppo di Schengen)

Visto il netto risultato in quasi tutti i Cantoni a favore del nuovo decreto federale – che di fatto disarmerà il popolo svizzero nel giro di poco tempo – eliminando inoltre le tradizioni secolari del tiro sportivo e della pratica della caccia – i Confederati che hanno votato contro questa disastrosa e liberticida legge sulle armi e che volessero davvero continuare a sentirsi svizzeri in un Cantone che difende tradizioni e libertà del cittadini, allora dovrebbero venire ad abitare in Ticino.

Ancora una volta il Canton Ticino pensa prima agli interessi di chi vive sul suo territorio (No agli accordi bilaterali, Si al 9 febbraio e Prima i nostri) e si dimostra nuovamente luogo di valorizzazione delle tradizioni svizzere.

L’UDC ha fermamente sostenuto il referendum mettendo il popolo in guardia dai pericoli contenuti nel Decreto federale. A ogni aggiornamento della direttiva UE la Svizzera dovrà automaticamente adeguare la legge interna, in questo modo entro pochi anni i cittadini verranno disarmati e allora diremo purtroppo addio alla pratica della caccia e alle tradizioni del tiro sportivo.

Votazioni Cantonali:

Opere di fluidificazione della tratta Cadenazzo-Quartino

Il comitato cantonale dell’UDC in modo molto chiaro aveva fornito un’indicazione di voto contraria all’intervento promosso dal Cantone, che intendeva eliminare le rotonde per installare nuovi semafori. Oggi abbiamo avuto una chiara dimostrazione di come il popolo, anche nell’ambito della mobilità privata, non voglia misure cerotto ma chieda interventi più decisi e concreti.

Per risolvere il problema del traffico nel Locarnese, come del resto in molte altre regioni del Cantone, sono necessari pesanti e sostanziali investimenti, oltre che nel trasporto pubblico, pure nella mobilità privata. I diversi progetti portati avanti dal DT dovranno di conseguenza essere accellerati e sostenuti dai diversi partiti per dare soluzioni concrete al Ticino. L’UDC ancora una volta ha ben interpretato il sentimento della popolazione, anche quella del Locarnese, che ha votato compatta contro il progetto.

Iniziativa popolare “Giù le mani dalle Officine”

Lo Stato si limiti a fare lo stretto necessario, non siamo in un regime comunista.

L’esito della votazione è chiaro e ineluttabile, lo Stato non deve assumersi il ruolo di imprenditore in un settore della manutenzione dei treni che non conosce minimamente. Lo capiscano pure i promotori dell’anacronistica iniziativa “Giù le mani dalle Officine”, che al compromesso e alla garanzia di mantenere i posti di lavoro in Ticino – lasciandone la competenza della gestione della nuova Officina alle FFS – proponevano invece di statalizzare l’attività obbligando i ticinesi ad assumersi i rischi imprenditoriali e i relativi costi (milioni ogni anno) dei deficit d’esercizio.

Basta giocare con il tema Officine, ora si guardi al nuovo stabilimento sostenuto da Confederazione, Cantone e Città di Bellinzona, con oggettività evitando le “idee imprenditoriali” da parte di chi non ha mai creato e nemmeno gestito un posto di lavoro.

UDC Ticino

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