L’UDC sostiene attivamente il referendum sulle armi

Il comitato cantonale di UDC Ticino, riunitosi martedì 9 ottobre a Rivera, ha deciso all’unanimità di sostenere attivamente la raccolta delle firme per il referendum contro la ripresa nella nostra legislazione della direttiva UE sulle armi.
Si tratta del classico esempio della famigerata “ripresa dinamica” del diritto UE – è stato detto in sala – cui il Consiglio federale mira con l’accordo-quadro istituzionale in corso di trattative fra Berna e Bruxelles. Infatti, il diritto inerente a Schengen evolve con nuove restrizioni, e la Svizzera le dovrebbe riprendere automaticamente in quanto firmataria dell’accordo. Finora è possibile far sì che, grazie al referendum, il progetto debba superare l’ostacolo della votazione popolare ma, qualora le funeste intenzioni della Berna federale nel senso di un accordo-quadro istituzionale divenissero realtà, non potremmo più far altro che eseguire senza fiatare quanto imposto da Bruxelles. Questo tema è servito – semmai ce ne fosse stato bisogno – a ribadire l’importanza di un SÌ, il prossimo 25 novembre, all’iniziativa per l’autodeterminazione, unica opportunità che rimane al popolo svizzero per salvaguardare la democrazia diretta. Il comitato cantonale UDC aveva già formulato peraltro la sua raccomandazione di voto in questo senso, in occasione della riunione di settembre.
UDC Ticino