Comunicato stampa

Votazione del 9 febbraio: due NO (federali) e due SI (cantonali)

Il prossimo 9 di febbraio il popolo svizzero sarà chiamato alle urne. La direttiva dell’UDC Ticino raccomanda di bocciare i due oggetti federali in votazione (l’obbligo per i Cantoni di costruire delle abitazioni sussidiate e l’ulteriore censura della libertà di espressione) e di accettare invece i due temi cantonali (la sussidiarietà e l’aiuto legale alle vittime di aggressioni).

La direttiva dell’UDC Ticino ha preso posizione per le prossime votazioni federali e cantonali del 9 febbraio e raccomanda di bocciare i due oggetti federali e di accettare invece le due proposte cantonali. L’UDC Ticino dice NO all’iniziativa «Più abitazioni a prezzi accessibili» che chiede a Confederazione e Cantoni di promuovere la costruzione di alloggi a pigione moderata (sovvenzionandoli con i soldi dei contribuenti) e a evitare dei cosidetti progetti speculativi. L’iniziativa, lanciata dall’Associazione Svizzera Inquilini (ASI), prevede che il 10% degli alloggi di nuova edificazione siano di proprietà di enti pubblici. Questa nuova legge non è altro che un attentato al libero mercato e costerebbe milioni di franchi ai contribuenti. Il problema degli alloggi è una delle conseguenze dell’immigrazione incontrollata e va risolto in questa sede e non tramite la crescente statalizzazione e l’attacco alla proprietà privata.

NO anche alla nuova norma penale antirazzista che sarebbe estesa all’orientamento sessuale. Questa ulteriore censura nuoce alla democrazia, perché potrebbe facilmente prestarsi a far tacere degli avversari politici sgraditi. Già oggi, la Costituzione federale protegge tutti gli abitanti della Svizzera da discriminazioni di qualsiasi tipo. NO dunque all’ulteriore museruola sotto il cappello del «politically correct».

A livello cantonale, anche il governo e il parlamento raccomandano di votare SI alla proposta di Sergio Morisoli (UDC) lanciata nel 2012 di ancorare il principio di sussidiarietà nella Costituzione cantonale, come già esiste in diversi altri Cantoni. Questo principio vuole che lo Stato cerchi sempre di risolvere i problemi il più vicino possibile ai cittadini per massimizzare l’effetto e la partecipazione al processo politico. La sussidiarietà è uno dei pilastri del nostro sistema federale e della democrazia diretta e merita il pieno sostegno.

L’UDC Ticino accoglie anche l’iniziativa popolare che chiede che «le vittime di aggressioni non devono pagare i costi di una legittima difesa» co-firmata nel 2016 da Marco Chiesa e Edo Pellegrini. Oggi, lo Stato si assume unicamente i costi dell’avvocato d’ufficio per le vittime di aggressioni in caso di assoluzione per legittima difesa, ma l’iniziativa chiede che in caso di assoluzione vengano assunte anche le spese per gli avvocati di fiducia. Visto l’aumento della criminalità, il tema potrebbe (purtroppo) toccare chiunque ed è dunque nell’interesse di ogni cittadina e ogni cittadino votare di SI.

UDC Ticino

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