Discorso

Discorso del Consigliere nazionale Marco Chiesa – Festa Popolare UDC a Giubiasco

Cara Maddalena, cari Colleghi, caro Presidente, care amiche e cari amici

Vi confesso che ci sono cose che mi danno terribilmente fastidio! Pensate alla frase “non si può fare” che in verità nasconde il fatto che “non si vuole fare”. Oppure al “siamo obbligati dal diritto superiore” che ha sempre fornito l’alibi a chi non digeriva i successi dell’UDC. C’è chi vuole mettere il Popolo svizzero sotto tutela e trattarlo come un bambino piccolo a cui tirare le orecchie in caso di disubbidienza.

Di chi si tratta?

Partirei dai nostri amici dell’Unione europea che si rivolgono a noi con arroganza e sprezzo per il nostro Paese, per passare poi ai compagni della sinistra, sempre pronti a lasciare sul campo un pezzo di Svizzera, per finire coi grandi manager stranieri dell’economia globalizzata particolarmente disturbati dalla nostra democrazia diretta.

E la cosa peggiore in questa storia è che in Consiglio federale non abbiamo più un Christoph Blocher, e non abbiamo ancora una Maddalena Martullo Blocher, che ci difendono.

Sogno un Consigliere federale che si presenti con la schiena diritta davanti a Juncker, a cui tra l’altro il Ticino non piace molto perché sostiene le iniziative UDC. Sogno un Consigliere federale che possa dire una volta per tutte, con voce chiara e ferma, che in Svizzera decide il popolo svizzero e non la Commissione europea.

Se vogliamo dunque espellere i criminali stranieri d’importazione, i criminali stranieri devono lasciare il territorio svizzero. Punto. Non come ora che questi galantuomini d’importazione hanno ancora il diritto di rimanere in Svizzera perché la libera circolazione è un diritto superiore rispetto alla nostra Costituzione.

Ma non scherziamo, quale diritto superiore: la nostra Costituzione è il diritto superiore.

Gli svizzeri il 9 febbraio 2014 e i Ticinesi con “Prima i nostri” nel 2016 hanno deciso che i lavoratori di questo Paese dovessero avere la priorità nell’assunzione. Amen, così sia. Anche perché se gli stessi europei potessero esprimersi democraticamente su questo principio, vi garantisco che tutti i padri di famiglia voterebbero in favore dei propri figli. Peccato che questa gente sia imbavagliata e il loro parere non venga mai richiesto.

Noi tutti condividiamo la volontà di restare liberi e di avere l’ultima parola nel nostro Paese. Altrimenti non saremmo qui.

Se vogliamo mantenere questi privilegi democratici, se vogliamo restare svizzeri, tutti noi abbiamo un compito chiaro e preciso: dobbiamo portare più UDC in Ticino e a Berna. Non è un compito facile perché i filoeuropeisti e i promotori dello smantellamento dei nostri valori e dei nostri principi sono instancabili e ben organizzati. Lo vedrete anche durante la prossima campagna per l’autodeterminazione.
Ma noi non molliamo perché parliamo da cuore a cuore! Un cuore che batte per la Svizzera.

Vi ringrazio per la vostra presenza, noi contiamo su di voi e voi sapete che potete sempre contare su di noi. Buona serata

Marco Chiesa, Consigliere nazionale UDC Ticino

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