Comitato Cantonale: l’UDC in prima linea contro il trattato di sottomissione all’UE Comunicate le indicazioni di voto per il prossimo 28 settembre

Si è svolto nella serata di giovedì 4 settembre a Lugano il Comitato Cantonale dell’UDC. Comunicate le raccomandazioni di voto per gli oggetti cantonali e federali che ci chiameranno alle urne il prossimo 28 settembre e ribadito l’impegno dell’UDC ad affossare il trattato di sottomissione all’Unione Europea e a migliorare le finanze del nostro Cantone.
Nel suo intervento video, il presidente cantonale Piero Marchesi – impegnato in un viaggio tra Inghilterra e Irlanda con la Commissione degli affari esteri del Consiglio nazionale – ha voluto dare un messaggio chiaro rispetto al pacchetto di accordi con l’Unione Europea, un mostro normativo che conta 2’208 pagine. «Gli altri partiti hanno già piegato la testa, la Sinistra applaude, i Liberali fingono dubbi ma spingono per la firma e Il Centro seguirà a ruota. Solo l’UDC resiste, perché sa che questo accordo è veleno. Significa adottare automaticamente le leggi di Bruxelles, giudici stranieri che decideranno al posto nostro, entrare con un piede e mezzo nell’Unione Europea e perdere la nostra indipendenza». L’UDC combatterà l’accordo in tutta la Svizzera e in tutto il Ticino e quando nel 2027 il popolo sarà chiamato a votare farà di tutto affinché esca un chiaro NO alle urne. «Perché dire di sì significherebbe distruggere la Svizzera che amiamo, non possiamo permettere che i nostri figli vivano in una sorta di figliale dell’unione europea».
Marchesi ha ribadito l’impegno del partito anche nel campo delle finanze cantonali e ha invitato Governo e commissioni di non perdersi in sedute-fiume e analisi per discutere l’iniziativa “STOP ai dipendenti cantonali”, lanciata assieme ad altri partiti e alle associazioni economiche, tanto chiara quanto necessaria. «Se vogliamo salvare le finanze dobbiamo fermare questa macchina che divora risorse e produce solo burocrazia, si porti l’iniziativa al voto entro un anno affinché i cittadini ticinesi possano fermare questo disastro».
Disastrosa è anche la situazione del Governo del Mulino bianco che sorride davanti alle telecamere ma fallisce spesso sui progetti concreti. «L’arrocco è un pasticcio inutile ai cittadini e utile solo ai politici che l’hanno chiesto: se ci fossero davvero problemi nei vari dipartimenti lo si doveva dire con onestà, non dopo 12 anni di governo accorgersi che Zali avrebbe più affinità con la giustizia e Gobbi con il territorio». Ecco perché serve l’UDC in Consiglio di Stato, per portare ordine dove c’è caos, per avere più coraggio dove c’è paura e per portare un po’ di visione dove oggi c’è molta nebbia. L’obiettivo alle prossime elezioni è di aumentare i seggi in Gran Consiglio e entrare in Consiglio di Stato.
Comunicate le raccomandazioni di voto
Sono state inoltre comunicate le indicazioni di voto per gli oggetti di competenza federale e cantonale, per i quali saremo chiamati alle urne il prossimo 28 settembre.
- Decreto federale del 20 dicembre 2024 concernente l’imposta immobiliare cantonale sulle abitazioni secondarie (FF 2025 17): il Comitato raccomanda il SI
- Con il sì viene promossa la responsabilità individuale invece di incentivare l’indebitamento, si offre una prospettiva per i giovani che desiderano acquisire una proprietà immobiliare grazie alla deduzione di prima acquisizione, si generano effetti positivi per l’economia grazie a una riduzione del carico fiscale e si rafforza le competenze dei Cantoni offrendo una migliore considerazione delle diversità regionali.
- Legge federale del 20 dicembre 2024 sul mezzo d’identificazione elettronico e altri mezzi di autentificazione elettronici (Legge sull’Id-e, LIdE) (FF 2025 20): il Comitato raccomanda il SI
- Il progetto di legge prende in mano il futuro digitale in modo sicuro, indipendente e innovativo. L’e-ID è la chiave per una Svizzera moderna e connessa: con un’identità elettronica statale sicura, controllabile e trasparente proteggiamo meglio i nostri dati. Inoltre rende lo Stato più efficiente con meno carta.
- Iniziativa popolare legislativa generica del 15 dicembre 2022 denominata “Esplosione premi di cassa malati: ora basta! (Iniziativa per il 10%): il Comitato raccomanda il NO
- Se venisse approvata, la spesa ordinaria aumenterebbe del 182%, pari a +300 milioni di franchi nel solo 2024 (esclusi altri beneficiari)! A cui si aggiungono +240 milioni entro il 2032 della riforma EFAS. Il totale della spesa RIPAM passerebbe da 386 milioni a circa 690 milioni di franchi. Solo gli attuali beneficiari, con l’incremento approfitterebbero di ulteriori +50 milioni di sussidi. Nessuna misura di compensazione finanziaria è stata trovata dal Consiglio di Stato o dal Gran Consiglio per far fronte a questa esplosione di spesa.
- Iniziativa popolare legislativa elaborata del 29 agosto 2022 denominata “Basta spennare il cittadino, cassa malati deducibile integralmente”: il Comitato raccomanda il SI
- La proposta, che ricalca la proposta inizialmente avanzata da Paolo Pamini il 15 ottobre 2018 in Gran Consiglio (IE526), intende aumentare le deduzioni fiscali fino a coprire completamente il premio LAMal. Il risparmio fiscale sarà soprattutto per il ceto medio, ma avranno benefici anche i pensionati e le famiglie.