Comunicato stampa

UDC Ticino: SÌ al divieto delle preghiere in strada

L’UDC Ticino è sorpresa e rammaricata della decisione presa dalla grande maggioranza della Commissione delle petizioni, di archiviare la petizione di Giorgio Ghiringhelli volta a proibire le preghiere nelle strade e nelle piazze (con particolare riferimento a quelle islamiche) che contengono messaggi subliminali di odio verso i fedeli di altre religioni.

Nel programma di legislatura del partito nazionale, approvato dall’assemblea dei delegati il 26 gennaio a Gossau, c’è un intero capitolo dedicato alla religione, nel quale si prende chiaramente posizione contro qualsiasi espressione che possa alimentare l’estremismo islamico. Gli stessi riferimenti sono contenuti nel programma di legislatura del partito cantonale. Di queste fa parte anche l’eccessiva tolleranza verso atteggiamenti che – anche se per il momento apparentemente innocui e non tanto diffusi alle nostre latitudini – possono fare da apripista a un crescendo di rivendicazioni che, una volta arrivate al culmine, non sarà più possibile arrestare. In altre parole: prevenire è meglio che curare.

Di conseguenza, UDC Ticino vede di buon occhio la lungimirante richiesta del Guastafeste Ghiringhelli, e fa fatica a comprendere come dei partiti politici, fra cui un PPD che fino a pochi anni fa sbandierava ancora il “referente cristiano”, che peraltro non sono in pochi a rimpiangere, non riescano a vedere lo strisciante obiettivo di queste, solo apparentemente innocue, manovre di pochi sì, ma pericolosi integralisti. Chi, infatti, se non persone animate da un fanatismo estraneo alla nostra cultura, si metterebbero platealmente a pregare in strada incuranti di tutto quanto sta loro attorno?

E in questo senso è andato il rapporto commissionale del deputato UDC, Tiziano Galeazzi, il quale ha tuttavia trovato il sostegno unicamente della collega leghista Lelia Guscio. Potere dell’appuntamento elettorale (non bisogna dimenticare che oltre 2’200 dei musulmani in Ticino ha il passaporto svizzero)? In tal caso, anche l’UDC coglie quest’occasione per ribadire di essere l’unico partito ad attuare una politica volta alla sicurezza dei cittadini, senza se e senza ma, iniziando anche da passi che possono al momento sembrare superflui ma che, con il passare del tempo, potrebbero far rimpiangere amaramente di non aver chiuso la stalla prima che i buoi scappassero.

Il gruppo UDC sosterrà dunque unanimemente in Gran Consiglio la petizione di Giorgio Ghiringhelli e confida che anche gli altri partiti possano affidarsi al buon senso per prevenire un possibile problema che in altri paesi europei è purtroppo consuetudine.

UDC Ticino

 

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