Comitato Cantonale UDC: pieno gas con l’iniziativa “Stop all’aumento dei dipendenti cantonali” approfittando dell’intelligenza artificiale (IA). Diego Baratti nuovo vice presidente del Sottoceneri

Si è svolto nella serata di mercoledì 21 ottobre a Lugano il Comitato Cantonale dell’UDC, che ha scelto come suo Vicepresidente per il Sottoceneri Diego Baratti che sostituirà Pierluigi Pasi, recentemente eletto Giudice supplente al Tribunale federale. Raccomandati due No per le votazioni cantonali del prossimo 15 giugno).
Marchesi: “Con l’IA e il buon senso si può ridurre il personale senza licenziare nessuno”
Nel suo intervento, il presidente cantonale Piero Marchesi ha accolto con soddisfazione la decisione del Gran Consiglio di dichiarare ricevibile l’iniziativa popolare “Stop all’aumento dei dipendenti cantonali”, promossa dall’UDC Ticino e sostenuta da un fronte borghese sempre più consapevole dell’urgenza di invertire la rotta.
Marchesi ha ricordato che il problema non è solo ticinese: altri Cantoni stanno già facendo ciò che da noi sembra ancora tabù. Il Vallese ha avviato una riduzione del 5% della spesa pubblica, Basilea Campagna mira a tagliare 350 posti senza licenziamenti. “Serve coraggio politico e visione — ha detto — non lo status quo alimentato da chi difende lo statalismo e i propri privilegi”.
E proprio sul tema del coraggio politico, Marchesi ha puntato il dito contro l’inerzia del Consiglio di Stato, che nel recente Messaggio n. 8555 sulla digitalizzazione ha dedicato solamente una riga generica all’intelligenza artificiale, definendola come una delle “rapide innovazioni tecnologiche […] da valutare attentamente” (pag. 4). Una frase vuota, che non impegna nessuno, e che denuncia un’imbarazzante incapacità di visione.
A dir poco sconcertante anche l’assenza di una strategia concreta sull’uso dell’IA, sebbene sia già attiva una figura specifica – la Delegata alla trasformazione digitale dell’Amministrazione cantonale, istituita dal 2022 e lautamente retribuita. Eppure, se questi sono i risultati, la domanda sorge spontanea: a cosa serve?
Dopo due anni, ci troviamo con un messaggio di 94 pagine che parla di sportelli, portali e flussi documentali, ma dedica poche righe all’intelligenza artificiale, la più grande rivoluzione tecnologica dei nostri tempi.
Il Governo si riempie la bocca di trasformazione digitale, ma poi propone un piano da oltre 14 milioni di franchi che pare scritto nel 2010. Mentre il mondo evolve, il Ticino si incarta tra gruppi di lavoro, comitati, analisi, e una burocrazia che cresce invece di ridursi.
Marchesi ha illustrato esempi concreti in cui l’IA potrebbe sostituire centinaia di ore di lavoro manuale e inefficiente, a beneficio dei cittadini e della spesa pubblica:
- automatizzare l’elaborazione delle oltre 40’000 richieste di sussidi per la cassa malati all’anno, a tutto vantaggio di decisioni chiare e celeri per i cittadini;
- processare in tempo reale dichiarazioni fiscali standard, per permettere ai tassatori di concentrarsi sui casi più complessi;
- introdurre un filtro intelligente per le domande edilizie semplici, evitando mesi di attesa e chili di carta per sostituire il tetto di un pollaio;
- generare automaticamente verbali, rapporti, bozze di atti amministrativi;
- verificare bandi di gara pubblici con strumenti di controllo semantico e normativo.
“Il potenziale dell’intelligenza artificiale è enorme e già oggi disponibile sul mercato — ha detto — ma il Cantone resta fermo, incapace persino di immaginarne l’utilizzo”.
Marchesi ha ribadito che l’iniziativa UDC non chiede licenziamenti, ma propone una riduzione del 10% del personale in cinque anni non sostituendo i pensionamenti, come fanno già altrove.
Una misura di buon senso che si può attuare senza alcun trauma, ma con grande beneficio per i conti pubblici.
Oggi, ha ricordato, il costo dell’amministrazione ticinese è superiore del 30% rispetto alla media nazionale (cit. studio Idheap). Una cifra che nessuna economia privata può più permettersi. “E invece che fare ordine, si moltiplicano le poltrone, i delegati, i progetti pilota, mentre i cittadini attendono mesi per un documento, un’autorizzazione o una risposta”.
Marchesi ha concluso senza giri di parole: “Il Consiglio di Stato è in ritardo su tutto. Si ostina a difendere un apparato pachidermico e autoreferenziale. Se nemmeno l’intelligenza artificiale riesce a stimolare un cambio di passo, significa che servirà la pressione popolare. Ed è per questo che insisteremo per portare l’iniziativa al voto al più presto. Basta burocrazia inutile. È tempo di liberare risorse e rimettere l’interesse dei ticinesi al centro.”
Diego Baratti nuovo Vicepresidente per il Sottoceneri
Il Comitato cantonale ha eletto Diego Baratti nuovo vicepresidente per il Sottoceneri, ringraziando Pierluigi Pasi per gli anni di prezioso impegno alla guida del partito, funzione che lascia dopo essere stato nominato Giudice del TF a latere. Baratti, nonostante la giovane età, vanta una solida esperienza politica: è vice Sindaco di Ponte Capriasca, membro del comitato dei Giovani UDC Svizzera per molti anni ed è già stato vice presidente nazionale dei giovani UDC. A lui vanno gli auguri di buon lavoro da parte del comitato.
Sono state inoltre comunicate le indicazioni di voto per gli oggetti di competenza cantonale, per i quali saremo chiamati alle urne il prossimo 15 giugno.
- Decreto legislativo del 17 settembre 2024 concernente lo stanziamento di un credito netto di 7,11 milioni di franchi e l’autorizzazione alla spesa di 16,63 milioni di franchi per la riorganizzazione del nodo intermodale alla stazione FFS di Locarno-Muralto: il Comitato raccomanda il NO
- Il progetto – che non piace in primis ai locarnesi presenti in sala – impatta in modo importante sul territorio circostante, creando traffico nelle strade principali limitrofe, e favorendo di fatto solo i mezzi pubblici. Viale Cattori e Piazza Stazione, luoghi interessati dagli interventi, sono di indiscusso valore e verrebbero declassati a squallido e pericoloso corridoio di transito per mezzi pubblici. La proposta in votazione è stata calata “dall’alto” senza tenere in considerazione la viabilità e le reali necessità del territorio.
- Iniziativa popolare del 18 ottobre 2022 “Per cure sociosanitarie e prestazioni socioeducative di qualità”: il Comitato raccomanda il NO
- È una proposta che a una prima occhiata sembra portare ordine nel campo delle cure sociosanitarie e socioeducative. Tuttavia, non è la strada giusta da percorrere. Il rischio è di introdurre un’iniziativa troppo rigida, che intende regolamentare allo stesso modo enti diversi come ospedali, asili nido e strutture per anziani. Il pericolo è di creare un apparato burocratico macchinoso e troppo grande: spendere di più senza migliorare concretamente l’assistenza alle persone fragili.
Infine il Comitato ha espresso il proprio sostegno all’Iniziativa popolare federale “Per la democrazia diretta e la competitività del nostro Paese – No a una Svizzera membro passivo dell’UE” (Iniziativa Bussola), che intende impedire un’occulta adesione passiva all’UE e in particolare statuisce che per gli accordi internazionali sia necessaria la doppia maggioranza, popolo e Cantoni, con l’adozione del referendum obbligatorio. Un tema di attualità vista la recente scandalosa decisione del Consiglio federale di voler adottare il referendum facoltativo per l’accordo di sottomissione con l’UE, detto anche Bilaterali III.