Follia climatica: nonostante la crisi, tutto deve diventare ancora più caro
Non sorprende che, nella revisione totale della legge sul CO 2, lo slittamento a sinistra delle ultime elezioni federali si sia riflesso sul Parlamento. Concretamente, la sinistra e i verdi di tutti i partiti hanno deciso un rincaro della benzina di 12 centesimi al litro. In realtà, tuttavia, ciò significa un aumento del prezzo della benzina di 20 centesimi al litro. Perché a esso si vanno ad aggiungere i 4 centesimi di esenzione fiscale per i biocarburanti e i 4 centesimi per il Fondo per le strade nazionali e il traffico d’agglomerato (FOSTRA), decisi in precedenza. E non è tutto: dal 2023, i valori limite d’emissione di CO 2 per i riscaldamenti saranno posti talmente in basso da equivalere di fatto a un divieto di nuovi riscaldamenti a olio. L’aumento della tassa d’incentivazione rincara il litro di olio da riscaldamento di 27 centesimi, portando a un’economia domestica media degli oneri annuali supplementari di diverse centinaia di franchi. A tutto ciò si aggiunge l’antisociale tassa sui biglietti aerei da – a seconda della tratta – 30 fino a 120 franchi. Per l’ UDC è quindi chiaro che sulla legge sul CO 2 debba avere il popolo l’ultima parola.
17.071 Revisione totale della legge sul CO2 dopo il 2020
Rendita di licenziamento invece della limitazione dell’immigrazione
A causa dell’accordo di libera circolazione delle persone – dannoso per la Svizzera – sempre più lavoratori anziani vengono sostituiti con stranieri UE a buon mercato. Con la crisi del coronavirus, ancora più aziende vorranno risparmiare sui costi salariali, reclutando all’estero della manodopera meno costosa. Tuttavia, invece di arginare il flusso dall’estero mediante l’iniziativa per la limitazione, Consiglio federale e Parlamento hanno in tempo record partorito una nuova assicurazione sociale. Con questa rendita di licenziamento, le imprese potranno lasciare a casa senza rimorsi i dipendenti svizzeri anziani. In buona situazione economica, il Consiglio federale calcolava già dei costi di diverse centinaia di milioni di franchi l’anno. Con la crisi economica, adesso i costi si eleveranno a miliardi. Per l’ UDC è chiaro: il problema deve essere affrontato alla radice – con un SÌ all’iniziativa per la limitazione!
19.051 Prestazioni transitorie per i disoccupati anziani. Legge federale
Il Parlamento regala miliardi all’estero
Per un ordine sociale liberale e occidentale: SÌ al divieto del burqa
Il Ticino, San Gallo e diversi Stati confinanti conoscono già un divieto di dissimulare il volto. Esso porta a una maggiore sicurezza e alla tutela di un ordine sociale liberale. Invece di estendere il divieto a tutta la Svizzera approvando l’iniziativa, il Consiglio nazionale e il Consiglio degli Stati hanno adottato uno pseudo-controprogetto. Con l’investimento di milioni di franchi dei contribuenti, la Confederazione dovrebbe, in questo modo, impegnarsi per la parità delle donne in Svizzera e all’estero.
19.023 Sì al divieto di dissimulare il proprio viso. Iniziativa popolare e il suo controprogetto indiretto
Matrimonio per tutti e dono di sperma per coppie lesbiche
Con l’unione domestica registrata, le coppie di gay e lesbiche hanno già oggi la parità con le tradizionali coppie sposate eterosessuali in diverse questioni, per esempio il diritto di successione. Con il titolo «Matrimonio per tutti» la sinistra, con il sostegno dei Verdi liberali e del PLR, vuole però aprire l’istituzione del matrimonio anche agli omosessuali. Per volere del Consiglio nazionale, le coppie lesbiche dovrebbero avere accesso alle donazioni di sperma e, in seguito, l’adozione di figli dovrebbe essere concessa anche agli omosessuali. In Consiglio nazionale, l’ UDC ha votato contro il «Matrimonio per tutti». L’oggetto passa ora al Consiglio degli Stati.
13.468 Matrimonio civile per tutti
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