Conferenza stampa

La legge divoratrice di elettricità distrugge la nostra sicurezza energetica e la nostra prosperità!

Troppo costosa e troppo estrema: la legge divoratrice di elettricità del centro-sinistra è un disastro per l’approvvigionamento energetico svizzero, per l’economia, per il nostro splendido paesaggio e per ognuno di noi. Aggraverà in modo massiccio la penuria di energia elettrica e i costi esploderanno. Tutto ciò dev’essere evitato con un NO il 18 giugno.

Questo è quanto hanno presentato oggi a Lugano i rappresentanti del Comitato per il NO alla legge divoratrice di elettricità: Piero Marchesi (Consigliere nazionale UDC), Lorenzo Quadri (Consigliere nazionale Lega), Alain Bühler (Granconsigliere UDC), Michele Guerra (Granconsigliere Lega), Massimo Suter (Presidente GastroTicino), Marco Doninelli (Direttore UPSA Ticino).

Con la legge divoratrice di elettricità ripeteremo gli stessi errori della fallimentare Strategia Energetica 2050. La Svizzera è nel bel mezzo di una crisi energetica ed elettrica autoimposta che verrà aggravata ulteriormente se dovesse passare il “sì” il prossimo 18 giugno, con costi esorbitanti a carico delle famiglie e delle aziende (secondo uno studio dell’EPFL ulteriori 6’600.- annui procapite!). La legge impone di fatto al nostro Paese di rinunciare ai vettori energetici fossili (benzina, gas, diesel e olio da riscaldamento) che rappresentano ben il 60% del nostro fabbisogno energetico. Questo mentre ci apprestiamo a dismettere nei prossimi anni le nostre centrali nucleari. La conseguenza è che in futuro avremo bisogno di molta più energia elettrica, pur essendo già oggi troppo poca e troppo costosa.

Legge ingannevole
Poiché la domanda di energia elettrica in Svizzera raddoppierà con questa legge, si tratta in realtà di una “legge divoratrice di elettricità” che non garantisce affatto la sicurezza energetica. Comporterà, giocoforza, tutta una serie di divieti e restrizioni al fine di poter rispettare gli obbiettivi fissati. Divieti appositamente non inseriti nella legge sul clima per renderla più digeribile agli occhi della popolazione svizzera chiamata ad approvarla.

Costi insostenibili per proprietari di casa e inquilini
Gli affitti diventeranno insostenibili per le persone con un reddito normale. Se la legge divoratrice di elettricità venisse approvata, i sistemi di riscaldamento a gas e a olio tuttora funzionanti dovrebbero essere smantellati. I proprietari di casa potrebbero essere costretti a effettuare costose ristrutturazioni. Le persone anziane e le famiglie con redditi medio-bassi soffriranno particolarmente per i prezzi elevati dell’elettricità e per le pigioni insostenibili, a seguito delle ristrutturazioni imposte.

Prevenire il degrado del paesaggio
Pesanti conseguenze per la natura e il paesaggio svizzeri. Saremo chiamati a sostituire più del 60% del nostro fabbisogno energetico con l’elettricità. Ciò richiederà altre 17 centrali di pompaggio grandi come la Grande Dixence, circa 5.000 pale eoliche e milioni di metri quadrati di pannelli solari. Vuol dire rendere irriconoscibile il nostro Paese. Ciononostante, l’elettricità sarebbe ancora troppo poca, soprattutto nei mesi invernali, perché non saremmo in grado di immagazzinarla a sufficienza e non possiamo nemmeno fare affidamento sulle importazioni visto che i Paesi limitrofi si trovano nella nostra medesima situazione.

Un avvertimento contro la “frenata definitiva” dell’economia svizzera
La legge divoratrice di elettricità frenerà l’economia svizzera. Finora la Svizzera ha intrapreso un percorso di successo in termini di politica climatica. Mentre l’indice di produzione è quintuplicato rispetto al 1990, le emissioni di CO2 sono diminuite del 10% nello stesso periodo, il 30% procapite. Migliaia di aziende hanno già effettuato investimenti mirati e risparmiato CO2. Le aziende ad alta intensità energetica stanno già soffrendo per l’aumento dei costi e per la minaccia di una penuria di elettricità: la legge divoratrice di elettricità rappresenterà per loro il colpo di grazia. I posti di lavoro andranno persi. Per mantenere la prosperità e la competitività sono necessari elettricità a prezzi accessibili, più mercato, un approvvigionamento energetico affidabile, un alto grado di autosufficienza e un ampio mix energetico, senza preclusioni tecnologiche.

Il NO di GastroTicino
Gli hotel e i ristoranti devono essere riscaldati e il cibo dev’essere cucinato. Visti i modesti margini di guadagno, l’industria dell’ospitalità dipende inevitabilmente dalla stabilità dei prezzi dell’elettricità. Molte aziende riescono già oggi a malapena a pagare gli alti costi dell’energia; con la legge divoratrice di elettricità, la situazione peggiorerà, poiché questa legge comporta alti costi di investimento e prezzi dell’energia elettrica ancora più elevati.

Un duro colpo per il settore automobilistico
Se la Svizzera deve ridurre le sue emissioni di CO2 a zero, nonostante i sostenitori sostengano il contrario, ciò equivale a un divieto de facto per la benzina, il diesel, il gas e l’olio da riscaldamento. Camion, auto, moto e aerei potranno viaggiare solo in modalità elettrica o con l’ausilio di carburanti alternativi. La maggior parte dei quali verrebbero prodotti elettricamente. Con l’aumento vertiginoso dei costi dell’elettricità, guidare un’auto sarà un lusso che potranno permettersi solo i ricchi. Un danno enorme per il settore automobilistico svizzero.

Il nostro Paese può fare la sua parte per mitigare l’impatto dell’attività umana sull’ambiente, con realismo e pragmatismo. Non con dissennate, dannose e costose politiche ideologiche. Un approvvigionamento energetico sicuro e conveniente è fondamentale per la popolazione e per mantenere i posti di lavoro e la prosperità. Per tutti questi motivi il Comitato ticinese per il NO alla legge divoratrice di elettricità invita le cittadine e i cittadini ticinesi a votare NO il prossimo 18 giugno.

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