Comunicato stampa

Il salario minimo dei frontalieri sarà il salario massimo dei Ticinesi?

Il 1° gennaio 2021 è entrata in vigore la Legge cantonale dell’11 dicembre 2019 sul salario minimo (LSM, RL 843.600[1]). Secondo l’art. 11 cpv. 2 LSM, entro il 31 dicembre 2021 il salario minimo orario lordo deve essere compreso in un intervallo tra una soglia inferiore di 19.00 franchi e una soglia superiore di 19.50 franchi. Giusta l’interpretazione data dal Consiglio di Stato nell’art. 5 RLSM (Regolamento del 18 novembre 2020 della legge cantonale sul salario minimo, RL 843.610[2]), […] l’adeguamento del salario deve essere attuato già a partire dal salario del mese di dicembre […].

Dal rapporto annuale di attività dell’Università della Svizzera italiana (USI) per l’anno accademico 2017-2018 risulta che, su mandato del Dipartimento finanze ed economia, sono stati elaborati degli approfondimenti scientifici in merito alla stima degli effetti dell’introduzione di salari minimi sui posti di lavoro e sulle possibili vie per la fissazione dei salari minimi.

Nello specifico si tratterebbe:

  • di un approfondimento di un documento allestito in precedenza per la Commissione tripartita in materia di libera circolazione delle persone intitolato: “Il salario minimo. Linee guida per la Commissione tripartita in materia di libera circolazione delle persone”;

e

  • di una consulenza per la definizione dei salari minimi da un punto di vista economico, per l’esposizione dei metodi per stimare gli effetti del salario minimo sui posti di lavoro e per la fissazione degli importi dei salari minimi. Nel quadro di questa consulenza sarebbe stato elaborato un apposito calcolatore.

Sul web il documento “Il salario minimo. Linee guida per la Commissione tripartita in materia di libera circolazione delle persone” non risulta reperibile e nemmeno i risultati degli ulteriori approfondimenti esperiti dall’USI. Concretamente, l’USI dovrebbe aver fornito indicazioni per la definizione dei salari minimi ed elaborato degli scenari per stimare il possibile impatto dell’introduzione della nuova Legge sul salario minimo, indicando quanti posti di lavoro potrebbero andare persi.

Alla luce di quanto precede, ci pregiamo chiedere al Consiglio di Stato quanto segue.

  1. Il documento elaborato dall’USI intitolato “Il salario minimo. Linee guida per la Commissione tripartita in materia di libera circolazione delle persone” è stato pubblicato o è comunque consultabile?
  2. A quali conclusioni sono giunti gli ulteriori approfondimenti affidati all’USI tra il 2017 e il 2018?
  3. Per quali ragioni i risultati di questi approfondimenti non sono mai stati resi pubblici? Vi sono per caso all’interno di questi documenti indicazioni che non sia opportuno la popolazione ticinese abbia diritto di conoscere?
  4. Negli approfondimenti elaborati dall’USI su mandato del DFE è forse contenuta una stima del numero di posti di lavoro che potrebbero andare persi a seguito dell’introduzione dei salari minimi? Se sì, a quanto ammonta il numero massimo di posti di lavoro che, secondo le valutazioni dell’USI, potrebbero andare persi?
  5. Si potrebbero manifestare altri effetti a giudizio dell’USI? L’introduzione di un salario minimo in un determinato settore potrebbe per esempio determinare una pressione al ribasso per i salari che si situano al di sopra del minimo?
  6. Il Consiglio di Stato intende pubblicare o, comunque rendere disponibili i documenti elaborati dall’USI a chi dovesse farne richiesta?

 

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