Comunicato stampa

Neutralizziamo i valori di stima!

È partito un 4×4 in difesa dei proprietari di casa e degli inquilini. Oggi, lunedì 24 ottobre 2022, un comitato promotore composto da ben 16 rappresentanti (quattro per ognuno dei quattro partiti borghesi PLR, LEGA, Il Centro e UDC), guidati dal Granconsigliere democentrista Paolo Pamini, ha presentato l’iniziativa popolare che intende neutralizzare l’aumento dei valori di stima immobiliare che dovrebbe entrare in vigore a partire dal 2025. Poiché le stime immobiliari potrebbero tranquillamente raddoppiare, si vogliono tutelare le cittadine e i cittadini contro stravolgimenti del prelievo fiscale così come della concessione di aiuti e sussidi. In parole povere, si chiede che revisione generale delle stime (necessaria e prevista dalla legge) non serva a fare cassetta e a far saltare prestazioni. 

Scarica ora il formulario di raccolta firme!

Come si è arrivati a questa situazione? 

La legge sulla stima prevede che, con effetto dal 2025, i valori di stima di tutti gli immobili ticinesi dovranno essere rivisti, come va fatto ogni 20 anni. In Ticino il valore di stima ufficiale di un immobile si aggira mediamente attorno al 45% del suo valore venale. Si capisce pertanto che vi è il forte rischio addirittura di un raddoppio dei valori di stima, in particolare nell’ipotesi in cui la nuova base di riferimento sia il valore assicurativo dell’immobile (come fatto in alcuni Cantoni). 

Quali conseguenze immediate potrebbero gravare sulle cittadine e sui cittadini? 

La conseguenza più intuitiva sarebbe un raddoppio delle imposte sulla sostanza dovute dai proprietari di casa, senza che questi si siano da un anno all’altro arricchiti in un modo che generi liquidità effettivamente a loro disposizione. 

Ma non solo: le stime immobiliari sono rilevanti in almeno una ventina di altri ambiti, non forzatamente fiscali. Si pensi al calcolo delle rette delle case per anziani, alla concessione di prestazioni complementari alla rendita AVS, all’ottenimento di prestiti di studio o di borse di studio, all’ottenimento di sussidi per l’installazione di pannelli solari, e molti altri casi ancora. 

Nell’attuale situazione di difficoltà economica, non da ultimo causata dalla passata pandemia, dalle tensioni geopolitiche, dall’aumento dei costi dell’energia e più in generale dal crescente rischio di inflazione, il comitato di iniziativa propone che si faccia sì una revisione generale delle stime ma senza causare automatici stravolgimenti fiscali e sociali. La revisione delle stime non deve essere la scusa né per fare cassetta in modo facile né per annullare delle prestazioni dello Stato nei confronti di vaste fasce della popolazione. 

Le vittime di una revisione senza misure di neutralizzazione sarebbero per esempio tutte quelle famiglie ticinesi che hanno ereditato nelle valli immobili di famiglia, spesso non vendibili e non affittabili, i quali già causano alti costi di manutenzione per quanto sono vecchi, e che rischierebbero di farli sembrare ben più benestanti di quanto in effetti non siano. 

Ma non solo: anche gli inquilini beneficerebbero di una simile tutela. Infatti, se mediamente tutte le stime raddoppiassero, aumenterebbero massicciamente pure i costi (per via delle imposte sulla sostanza) di tutti i proprietari, compresi quelli degli immobili affittati agli inquilini. Sicuramente gli affitti non diminuirebbero e anzi sarebbe probabile una tendenza al rialzo. Lo stesso ragionamento si applica sia agli inquilini privati sia a quelli commerciali. 

Approssimazioni preliminari stimano che senza misure compensatrici i contribuenti ticinesi potrebbero essere chiamati a pagare fino a 500 milioni di franchi all’anno in più, circa 280 milioni di franchi in più al Cantone e circa 220 milioni di franchi in più ai Comuni. Questi prelievi fiscali non sono naturalmente sostenibili e metterebbero in ginocchio sia il ceto medio che ha fatto sacrifici per raggiungere la proprietà della propria casa sia il ceto medio-basso che si vedrebbe aumentare l’affitto. Quantificare l’impatto sulle rette delle case per anziani, sulle prestazioni complementari e tutti gli altri aiuti e sussidi è pressoché impossibile. 

Cosa propone il comitato interpartitico dei quattro partiti borghesi? 

Gli iniziativisti propongono pertanto di includere nella Costituzione cantonale il principio della neutralità della revisione generale ricorrente delle stime per quanto riguarda sia il prelievo di tributi sia la concessione di prestazioni, aiuti e sussidi. 

Il nuovo articolo 34quater reciterebbe come segue: 

Art. 34quater: Revisione dei valori di stima (nuovo) 

La revisione generale ricorrente dei valori di stima immobiliare non può comportare nel complesso un aumento automatico del gettito dei tributi pubblici, né una riduzione automatica delle prestazioni, degli aiuti e dei sussidi erogati nell’ambito del perseguimento degli obiettivi sociali. 

Disposizione transitoria dell’art. 34quater 

L’art. 34quater entra in vigore contemporaneamente alla nuova legge di applicazione. 

Perché modificare addirittura la Costituzione ticinese? 

Benché per riuscire nei loro intenti gli iniziativisti dovranno raccogliere il sostegno di almeno 10’000 cittadine e cittadini svizzeri domiciliati in Ticino entro il 3 febbraio 2023, modificare la Costituzione cantonale comporta vari vantaggi. 

  1. Con certezza la norma verrà democraticamente sottoposta al voto dei ticinesi, che potranno pertanto decidere se prevedere una simile protezione dei proprietari di casa e degli inquilini. 
  1. La stessa tutela democratica varrà anche per i decenni futuri: se la politica vorrà togliere questa garanzia, si dovrà nuovamente passare davanti al popolo. 
  1. L’articolo costituzionale protegge i proprietari di casa e gli inquilini sia conto l’eventuale arbitrio del Cantone sia contro quello dei Comuni. Per esempio, un Comune non potrà cancellare buona parte dei sussidi comunali all’installazione di pannelli solari per il semplice fatto che le stime sono state riviste nel loro complesso. 
  1. L’adeguamento delle stime è un atto puramente amministrativo, benché alcuni aspetti di dettaglio passeranno probabilmente davanti al Gran Consiglio. Il voto popolare obbligatorio in caso di successo dell’iniziativa permetterà al popolo sovrano di dire la sua prima che la politica prenda decisioni. 
  1. Allo stesso tempo, questo modo di procedere darà alla politica sufficiente spazio di manovra per andare a snocciolare e regolare i molti aspetti di dettaglio nel quadro dell’applicazione del generale principio nelle tanti leggi toccate dalle stime immobiliari. Con la Costituzione il popolo darà un’indicazione di principio, la politica si occuperà invece di applicarla. 

Cosa succede ora? 

I moduli di raccolta firme saranno disponibili a partire da mercoledì 26 ottobre 2022 nelle cancellerie comunali, sul sito web del Cantone, sui social media e naturalmente nelle molte bancarelle di raccolta che si troveranno sparse sul territorio, per esempio nei centri commerciali ticinesi. 

In 100 giorni di tempo, quindi entro il 3 febbraio 2023, andranno raccolte almeno 10’000 firme di cittadine e cittadini aventi diritto di voto in Ticino, pertanto di nazionalità svizzera con domicilio politico in Ticino. 

Se le firme necessarie saranno raccolte, trattandosi di un’iniziativa elaborata il testo verrà messo in votazione popolare. Il Gran Consiglio dovrà prima votare la ricevibilità e potrà, se lo vorrà, proporre un testo alternativo. 

Se il popolo ticinese approverà il nuovo articolo costituzionale, la revisione generale delle stime verrà bloccata finché il Gran Consiglio non avrà approvato le necessarie modifiche di legge per neutralizzare gli effetti fiscali e sociali. 

Chi è il comitato 4×4, ossia i 16 promotori dei partiti borghesi? 

Paolo Pamini, deputato UDC, è il primo promotore e rappresentante del comitato così composto. 

DC 

  1. Paolo PAMINI, 6900 Lugano 
  1. Marco CHIESA, 6977 Ruvigliana 
  1. Piero MARCHESI, 6998 Monteggio 
  1. Sergio MORISOLI, 6513 Monte Carasso 

LEGA 

  1. Eolo ALBERTI, 6992 Cimo 
  1. Omar BALLI, 6652 Tegna 
  1. Daniele CAVERZASIO, 6864 Arzo 
  1. Michele GUERRA, 6742 Pollegio 

IL CENTRO 

  1. Maurizio AGUSTONI, 6850 Mendrisio 
  1. Fabio BATTAGLIONI, 6518 Gorduno 
  1. Paolo CARONI, 6600 Locarno 
  1. Sabrina GENDOTTI, 6900 Massagno 

PLRT 

  1. Alessandro CEDRASCHI, 6945 Origlio 
  1. Cristina MADERNI, 6815 Melide 
  1. Paolo ORTELLI, 6948 Porza 
  1. Fabio SCHNELLMANN, 6965 Cadro 
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