Editoriale

La GISO e la liberalizzazione di tutte le droghe: un amore da sballo!

Dumping salariale? Disoccupazione in aumento? Sempre maggior dipendenza energetica dall’estero? No, il vero problema centrale emerso dall’ultima Assemblea dei Delegati della Gioventù Socialista è potersi drogare in tutta libertà, no limits! Probabilmente si sono lasciati influenzare da vecchi discorsi della cara Ruth Dreifuss che qualche anno fa ammise – anche fin troppo candidamente – di aver fatto uso di sostanze psicotrope durante il suo periodo quale consigliera federale, il che ci lascia rapidamente trarre alcune meste conclusioni sul suo operato. Che forse vogliano anche loro “conoscere meglio la sofferenza e capire come affrontarla”? Già, l’empatia – questa sconosciuta – non la si può certo provare se non ci si cala di qualche sostanza che ci permette qualche “viaggio”.

Certamente potremmo, cosa che in contesti come questo accade, esibire uno dei vari studi che seguono una corrente piuttosto che un’altra – a favore o contro la liberalizzazione delle droghe – ma è innegabile, e basterebbe fare qualche piccola ricerca in proposito, che l’uso continuativo di droghe, provoca danni irreparabili, a corto, medio o lungo termine, alla propria salute.

Diciamocelo pure, ogni drogato di oggi, sarà un malato di domani, perché uno spacciatore non dirà mai che ciò che sta vendendo fa male in quanto, il suo unico obbiettivo è lucrare sulla salute della persona a cui vende, facendo credere che vi siano solo benefici e nessuna controindicazione. Balle, invece ci si ritrova in poco tempo sempre più schiavi di quella sostanza e, senza nemmeno quasi rendersi conto, molti si annullano per essa.

Diverse statistiche di casi di ricovero in ospedale, sottolineano che i pazienti che ricorrono alle cure mediche aumentano sempre di più. I drogati di oggi, è innegabile, saranno i malati di domani; e più malati ci sono, più cure bisognerà mettere in atto, più i costi sanitari lieviteranno e quindi, anche chi conduce una vita sana sarà costretto in maniera collaterale a pagarne le conseguenze. E le dovranno pagare tutti (!), anche chi non si è mai drogato o non ha l’intenzione di farlo, dovrà pagare per coloro che butteranno la propria vita alle ortiche!

Come si fa dunque a sostenere che la liberalizzazione totale e graduale sia la giusta via quando le consultazioni e i trattamenti sanitari aumentano e, come se non bastasse, i pericoli nella circolazione stradale dovuti alla guida sotto l’effetto di queste sostanze stanno eguagliando se non sorpassando quelli dovuti all’alcool?

Perché si parla sempre in termini buonistici e non si parla quasi mai dei terribili effetti della droga, sia essa cannabis o altro? Non esiste droga leggera o pesante, la droga è droga e uccide piano o velocemente, ma poco importa, perché quello è il risultato finale!

Lara Filippini, candidata al Consiglio nazionale UDC

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