Editoriale

Rafforzare la produzione agricola e smetterla di vessare il settore con imposizioni ideologiche

La Svizzera, con la sua attuale produzione agricola, può nutrire uno svizzero su due. Il nostro grado di autosufficienza alimentare continua a precipitare sotto i colpi delle politiche ideologiche rosso-verdi. È assolutamente necessario invertire questa tendenza e garantire al nostro Paese la più alta produzione indigena di alimenti regionali di qualità. Solo rafforzando l’UDC il 22 ottobre garantiremo il massimo sostegno alla agricoltura nazionale.

Attualmente, la Svizzera può nutrire solo un abitante su due. L’UDC è allarmata. Il grado di autosufficienza della Svizzera è in calo da anni ed è il risultato di una politica ideologicamente cieca dei rosso-verdi, che indebolisce la produzione interna e rende la Svizzera ancora più dipendente dalle importazioni di cibo dall’estero.

Allo stesso tempo, tra 60.000 e 80.000 persone immigrano in Svizzera ogni anno, in questo modo la popolazione è passata da 6,7 milioni nel 1990 a poco meno di 9 milioni nel 2023. Di questo passo il cibo prodotto in Svizzera non basterà nemmeno per la metà della popolazione svizzera. Mentre il nostro grado di autosufficienza precipita la maggioranza di centro-sinistra in Consiglio federale e in Parlamento non ha nulla di meglio da fare che inventarsi sempre nuovi regolamenti e prescrizioni.

Imposizioni dettate dall’ideologia rosso-verde. Una valanga burocratica che intralcia tutto il settore e impone a noi agricoltori di “contare le farfalle” anziché produrre le derrate alimentari di cui il Paese ha bisogno. Senza considerare la follia che imperversa nel fronte rossoverde dopo il sì alla legge sul clima, che li spinge ora a proporre di ridurre drasticamente la produzione di carne in Svizzera o di abbattere il bestiame colpevole di produrre emissioni di CO2.

Da una parte le sinistra e dall’altra il lupo, il flagello degli allevamenti in numerose regioni svizzere compreso il Ticino. Anche su questo punto, i regolamenti e i divieti imposti da Berna stanno mettendo in ginocchio parecchi allevatori che non possono difendersi al meglio da questo predatore mentre le Autorità cantonali e federali si voltano dall’altra parte.

Ecco perché è estremamente importante che il 22 ottobre non ci sia un ulteriore slittamento a sinistra a Berna, anzi è necessario rafforzare l’UDC se vogliamo garantire alla popolazione svizzera la più alta produzione interna di alimenti regionali di qualità. La sicurezza alimentare del Paese non è cosa da lasciare in mano alla sinistra.

Condividi articolo
Circa l‘autore
UDC Consigliere Comunale (TI)
Altro su questo tema
Continua
Contatto
UDC Ticino
Via Ceresio 40
6963 Pregassona
+41 91 930 81 38
Social media
Visitateci su:
Utilizziamo cookies per personalizzare contenuti e comunicazioni, per poter offrire funzioni per media sociali e per analizzare gli accessi al nostro portale. Inoltre, trasmettiamo informazioni per l'utilizzo della nostra pagina web ai nostri partner per media sociali, pubblicità e analisi. Vedere i dettagli
Sono d'accordo